Dichiarazione di Matteo Bracciali, Coordinatore comunale Pd
La chiusura della filiale di Banca Intesa è un duro assestato a Indicatore. Una comunità, fatta di famiglie e imprese che negli ultimi 15 anni è cresciuta ed ha bisogno di servizi sociali ed economici per non impoverire e deprimere la qualità della vita del paese. La sua chiusura rappresenta un problema per tutti ma soprattutto per la fascia più debole della popolazione che ha ed avrà difficoltà a passare dal tradizionale sportello a quello on line. Non so se il Comune di Arezzo abbia aperto un dialogo con Intesa per una possibile revisione della chiusura ma il silenzio rispetto alle richieste dei cittadini del paese è eloquente. Il disinteresse verso Indicatore, e più in generale verso tutte le frazioni, è un elemento caratterizzante l’Amministrazione Ghinelli. Ricordo che sono state raccolte centinaia di firme che le chiedono impegni sul decoro e la sicurezza della scuola elementare, l’istituzione della zona 30 km/h lungo la strada provinciale che attraversa il paese e il superamento della toponomastica per zone che rende incomprensibile per i mezzi di soccorsi gli indirizzi dei residenti. Si tratta non solo di interventi di manutenzione, ma anche di innovazione come la riqualificazione della stazione ferroviaria per un collegamento con il centro città rapido e sostenibile e investimenti sulla connettività ad alta capacità che è ormai un fattore di sviluppo evidente e non poterne usufruire significa consentire uno sviluppo ineguale per per le famiglie. Basta a pensare a servizi ormai quotidiani come la DaD (Didattica a Distanza) o allo smart working, che necessitano proprio di quell’infrastruttura virtuale che è l’accesso a Internet.