«È necessario elaborare un piano programmatico delle politiche educative e sociali su specifici indirizzi che intervengano sui fenomeni ormai sempre più frequenti in città di bullismo e invitare le scuole (luogo appunto educativo) a promuovere la consapevolezza e la responsabilizzazione tra i giovani istituendo al proprio interno una commissione anti bullismo per la prevenzione ed il contrasto di fenomeni di questo genere» questa la proposta di Manuela Pisaniello, responsabile diritti e inclusione della segreteria comunale PD Arezzo.
«Sensibilizzare e favorire comportamenti di rispetto e convivenza sociale deve essere una priorità: prevenire fenomeni di prevaricazione come quello che è accaduto qualche giorno fa ad un tredicenne in piazza Guido Monaco che mentre andava a scuola è stato aggredito da due coetanei, prima le offese poi i calci che lo hanno fatto finire in ospedale o l’episodio di un mese fa, quando un ragazzo minorenne e con grave disabilità è stato aggredito con violenza inaudita nella zona delle scale mobili del parcheggio Pietri anch’esso da suoi coetanei per aver difeso verbalmente un amico. E tornando all’estate, quando cinque ragazzi tra 15 e 18 anni accusati di associazione per delinquere agivano come bande organizzate estorcendo denaro in cambio di telefoni sottratti ai coetanei».
Servono concrete azioni di prevenzione promuovendo e attivando centri di ascolto e in collaborazione con servizi pubblici territoriali. Si potrebbe favorire l’istituzione di un servizio condiviso tra reti di scuole per fornire agli studenti, e quindi ai giovani e al personale strumenti per l’impegno attivo contro ogni forma di prevaricazione, discriminazione, bullismo e cyberbullismo, questo anche in riferimento alla 71/2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” e in conformità alla Prassi di riferimento uni 42:2018 per la “Prevenzione ed il contrasto del bullismo nelle scuole”
Essere rispettati è un diritto, rispettare gli altri è un valore e un dovere.