Quello che è successo nell’assemblea ATO, che ha il compito di pianificare il ciclo dei rifiuti, è gravissimo. Il Sindaco Ghinelli ha proposto un emendamento che apre alla possibilità di smaltire nel termovalorizzatore di San Zeno
“..rifiuti indifferenziati e scarti dei rifiuti differenziati prodotti nelle altre due ATO toscane”. Non solo: apre anche alla possibilità di triplicare la capacità di smaltimento del termovalorizzatore ovvero da 45 a 120 mila tonnellate di rifiuti ogni anno a differenza di quanto previsto nel 2019 che prevedeva l’autonomia della provincia di Siena, Arezzo e Grosseto, nella peggiore delle proiezioni, con la nuova linea da 75 mila tonnellate.
“Una scelta che e’ contraria al principio che noi sosteniamo per cui ogni ATO (Arezzo, Siena, Grosseto) deve essere autosufficiente nello smaltimento dei proprio rifiuti urbani. Contraria alla direzione che ha preso il mondo intero che prevede la riduzione del rifiuto e l’investimento in impianti di recupero che sono anche i fondamenti del lungimirante piano per l’economia circolare presentato dalla Regione Toscana. Contraria al programma elettorale dello stesso Ghinelli che dichiarava di non volere importare rifiuti da altre provincie. Insomma, Ghinelli vuole far diventare Arezzo la rifiuteria della Toscana. Per noi e’ inaccettabile” Così Matteo Bracciali, Segretario del PD di Arezzo.
“La proposta del Sindaco e’ contraria agli interessi della città non solo in termini ambientali ma anche economici: Aisa impianti non distribuisce dividendi al Comune di Arezzo da sette anni, risorse che potevano essere utilizzare per abbassare la TARI. Nessun ritorno economico anche per i prossimi anni perché gli investimenti per il nuovo impianto li pagheremo noi non essendo più finanziati questi interventi da risorse italiane ed europee. In Consiglio Comunale, addirittura, e’ stato bocciato un nostro emendamento che prevedeva un milione di euro a favore dell’ abbassamento della TARI.” ricorda Donato Caporali, Capogruppo del PD in Consiglio Comunale.
“Stop agli apprendisti stregoni dell’energia prodotta dai rifiuti. E’ normale che sia così, ma il rifiuto indifferenziato non e’ una fonte rinnovabile e raccontare che e’ una scelta sostenibile aumentare la capacità di smaltimento per produrre energia e’ qualcosa che ci riporta al 1800” chiosa Filippo Gallo, vicesegretario PD Arezzo