121 milioni di euro bruciati in un solo anno. Migliaia di giocatori e 150 le persone un cura al Serd
Dichiarazione di Donella Mattesini Consigliera comunale Pd Arezzo
Il Comune di Arezzo è totalmente disinteressato alla dipendenza dal gioco d’azzardo. Migliaia le persone coinvolte, 150 quelle che sono in cura al Serd della Asl, 121 i milioni di euro che vanno in fumo ogni anno: I dati del 2020 (quelli del 2021 non sono stati ancora diffusi) sono stati spesi in gioco d’azzardo 73 milioni e 453mila euro in gioco fisico e 48milioni e 159mila euro in gioco d’azzardo online. Il tutto nel Comune di Arezzo.
La crisi economica accentua il tentativo di trovare vie di uscita improbabili e il gioco d’azzardo finisce per diventare un ulteriore fattore di impoverimento delle famiglie maggiormente esposte al disagio sociale, arrivando a dilapidare tutto il proprio patrimonio ed a perdere anche la casa.
Coinvolti nel gioco sono persone di tutte le età, giovani ed adulti e per molte quella che sembrava “solo una abitudine” si trasforma in una “patologia”. La ludopatia rappresenta infatti una vera e propria mina per la stabilità di molte famiglie ed un dramma sociale.
Il gioco d’azzardo non è un destino e la patologia può e deve essere prevenuta. Prevenire vuol dire parlarne, informare sui rischi, controllare i gestori delle attività per gli orari, ecc., ed anche il controllo online. Tutte competenze che spettano all’Amministrazione Comunale che, anche su questo problema, è totalmente assente, diversamente dalle precedenti Giunte di centrosinistra che su questo dramma sociale avevano attivato campagne di sensibilizzazione ed attenti controlli.