Il Comune di Arezzo sta procedendo all’adozione della Variante del Piano strutturale e del Piano Operativo nella completa assenza di informazione e partecipazione della città. La giunta Ghinelli ha organizzato tre incontri a fine 2018 e poi il nulla. Non c’è stato alcun incontro con gli ordini professionali, con le categorie economiche, con i sindacati e soprattutto con i cittadini.
Il territorio di Arezzo ha caratteristiche molto differenti, dal centro storico fino allle piccole frazioni, passando per i quartieri popolari e per la periferia. Con questo modo di fare la giunta di destra ha deciso che i cittadini non contano e ha scelto di non incontrarli, di non ascoltare la loro voce, le loro esigenze.
Le scadenze sono ormai ravvicinate: il prossimo 17 giugno, salvo ripensamenti, il Piano Operativo, o piano Regolatore come si chiamava una volta, sarà discusso in Consiglio comunale. Tutto il copioso materiale è stato consegnato poche ore prima dell’incontro della CAT (Commissione Assetto del Territorio) che si è riunita la prima volta venerdì 7 giugno. In calendario c’è solo un’altra seduta della CAT prevista per questo giovedì.
Non è questo il metodo per andare ad adottare un provvedimento che dovrebbe contenere lo sviluppo della nostra città per i prossimi 5 anni. La partecipazione, la condivisione e la concertazione dovrebbero essere i principi su cui basare l’ azione dell’amministrazione comunale. Dopo l’ adozione del 16 giugno ci sarà il periodo delle osservazioni: la Giunta pensa di far coincidere detta fase con le vacanze estive?
Siamo contrari a un Piano Strutturale “balneare” perché è irrispettoso di tutti quelli che vogliono partecipare al disegno della nostra città.
Alessandro Caneschi, Consigliere comunale Gruppo Pd e Segretario Pd Arezzo
Arezzo, 10 Giugno 2019